sabato 11 agosto 2012

La salute in 5.000 passi: tre chilometri al giorno contro diabete e cardiopatie


Per andare a fare la spesa, per fare shopping e, quando si può, per andare al lavoro. Non dimenticando la mezz’ora quotidiana suggerita dai medici. Cinquemila passi sono la distanza, pari a circa 3 km, che ognuno dovrebbe percorrere quotidianamente per mantenersi in salute. Un beneficio per portafogli e benessere fisico: è possibile risparmiare infatti circa 700 euro all’anno. Di questi, 400 sono direttamente legati al costo del carburante e della manutenzione dell’auto. A questa cifra vanno aggiunti i 300 euro che ciascuno sborsa per curare i cittadini “ammalati” di pigrizia. Lo dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha stimato i danni della sedentarietà nel vecchio continente. “Provoca 600.000 decessi l’anno in Europa e rappresenta una delle dieci cause principali di mortalità e disabilità nel mondo.

"Diabete, cardiopatie, ipertensione, cancro, osteoporosi – spiega Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg) – sono le malattie croniche che colpiscono in massa gli italiani, legate proprio a stili di vita sbagliati. Sono circa 3,9 milioni i diabetici, 2milioni e 250mila vivono con una diagnosi di tumore. Ancora più alto è l’impatto delle patologie cardiovascolari: la sola ipertensione, un vero “killer silenzioso” provoca circa 240.000 morti l’anno ed è responsabile del 47% delle cardiopatie ischemiche e del 54% degli ictus cerebrali. Camminare o pedalare ogni giorno è una misura efficace per tenere sotto controllo questo e gli altri fattori di rischio e permette di dimezzare il rischio di morte”. Le regole base da seguire, che spaziano dalla dieta, alla quantità di attività fisica in base all’età, fino ai suggerimenti per curare i piccoli traumi, sono contenute nell’opuscolo a vignette “Una passeggiata di salute”, presentato oggi al Senato nel Convegno nazionale “Il ritratto della salute e la medicina dei sani: modelli di sviluppo e strategie di comunicazione”, promosso dalla Simg e dall’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione.

“La prevenzione è un diritto per ciascun cittadino ed è un obiettivo del nostro Sistema Sanitario Nazionale, tra i migliori al mondo – sottolinea Antonio Tomassini, presidente della Commissione ‘Igiene e Sanità’ del Senato e presidente dell’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione –. È necessario promuovere interventi per ridurre i principali fattori di rischio per le grandi malattie: fumo di sigaretta, alimentazione scorretta, sedentarietà e abuso di alcol. Per i danni diretti e indiretti che derivano da stili di vita sbagliati lo Stato spende circa 60 miliardi di euro ogni anno”.

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